Impresa nel parmense è salva
Una piccola azienda artigianale di tipo famigliare, un’impresa nel parmense, si trova a passare un grosso momento di difficoltà: il fatturato diminuisce e con esso i crediti. Molto presto, la banca comincia a tartassare di telefonate i piccoli imprenditori, distogliendo così la loro attenzione sul come migliorare la situazione in atto.
In data 07/05/2012 gli viene notificato il Ricorso per Decreto Ingiuntivo n. xxx a favore della banca per la somma complessiva di € 85.162,75 derivati dal conto corrente n. xxx, oltre che dagli interessi contrattuali e dalle spese della procedura.
Davanti al giudice
Si rivolgono quindi all’avvocato Rosa Chiericati, la quale si accorge immediatamente che il Decreto Ingiuntivo è ingiusto. Scopre, infatti, che la ditta xxx non ha un debito con la banca, ma vanta addirittura un credito verso di essa. La banca ha completamente omesso di documentare e dimostrare il proprio preteso credito .
Rassicura pertanto il titolare e suggerisce di fare opposizione.
Il giudice accoglie totalmente la richiesta di sospensione del Decreto Ingiuntivo.
L’azienda è salva. Finalmente libera di occuparsi della propria attività e libera da un debito inesistente di 85.000 euro.